Il cartografo Martin Waldseemüller (1470/75-1520)
Pagina dedicata al cartografo Martin Waldseemüller che realizzò la mappa sulla quale per la prima volta appare il nome ‘America’
Ultima modifica 13 dicembre 2024
Martin Waldseemüller (1470/75-1520)
Horst G. Reuter
Nel 1507 il cartografo Martin Waldseemüller realizzò a Saint Dié-des Vosges, vicino a Strasburgo in Francia, una mappa sulla quale per la prima volta appare il nome ‘America’.
La mappa venne stampata in 1.000 copie, delle quali è rimasto oggi un solo esemplare, scoperto per puro caso nel 1901, durante i lavori di restauro della biblioteca del Castello del Principe Waldburg zu Wolfegg (Baden Württemberg).
Si tratta di un documento ben conservato e di grande valore storico, che venne inserito nell’elenco dei beni culturali storici tedeschi, per cui non poteva essere venduto senza il preventivo consenso del Governo Federale.
Alcuni anni fa, il Governo tedesco concesse al Principe Waldburg zu Wolfegg una licenza di esportazione, che gli permise di vendere per 10 milioni di dollari il cosiddetto “certificato di nascita dell’America” alla Library of Congress di Washington, dove dal 2007 l’unico e prezioso documento conservato, rimarrà a disposizione dei visitatori fino al novembre del 2029.
A causa della distruzione di numerosi documenti ecclesiatici durante la Guerra dei trentanni, la data di nascita del cartografo Martin Waldseemüller non è nota con esattezza. Dalle informazioni disponibili, viene collocata tra il 1470 e il 1475.
Dubbio resta anche il luogo di nascita del celebre cartografo. Se in passato il titolo di città natale veniva conteso tra le cittadine di Friburgo in Brisgovia e Radolfzell (Baden-Wurttemberg), in seguito ad alcuni recenti ritrovamenti ed approfondimenti, attualmente viene attribuito a Wolfenweiler, frazione di Schallstadt, cittadina gemellata con il Comune di Rosà.
Alcuni documenti d’archivio suggeriscono che il padre fosse un ricco cittadino di Wolfenweiler, trasferitosi a Friburgo attorno al 1480. Egli, infatti, nel 1475 vendeva diversi poderi a Wolfenweiler, dove possedeva cinque ‘wygergrüben’ (stagni), alcuni dei quali erano stati affittati o venduti. Nel 1482, ebbe problemi giudiziari legati alla vendita di un appezzamento di vite al cittadino Hans Slegel di Breisach, finendo in causa sia a Wolfenweiler che a Friburgo. Nel 1480 risulta residente a Friburgo (il suo nome appare infatti nei registri delle tasse), dove acquisì la cittadinanza nel 1490, venendo accolto anche nel Consiglio comunale (uno dei prerequisiti essenziali era la residenza a Friburgo da almeno dieci anni).
La tesi più accreditata oggi, ritiene che Martin Waldseemüller nacque a Wolfenweiler e trascorse la sua infanzia e gioventù a Friburgo in Brisgovia dove, il 7 dicembre 1490, firmò il registro all’Università di Friburgo. Qui studiò con il Priore certosino Gregor Reisch, che lo introdusse anche allo studio della cartografia.
Trasferitosi a Saint Dié, si unì a un gruppo di umanisti, guidato dal canonico Walter Lud, che gravitava attorno alla corte del Duca Renato II di Lorena. Fu proprio Renato II a incaricare Waldseemüller di redigere una nuova edizione della cartografia di Tolomeo. Nello stesso periodo, Waldseemüller ricevette i rapporti di viaggio di Amerigo Vespucci, dai quali emergeva che, a differenza di Cristoforo Colombo che, fino alla sua morte, avvenuta il 20 maggio 1506, restò convinto di aver trovato una nuova rotta marittima per l’India, Amerigo era convinto di aver scoperto un continente sino ad allora sconosciuto.
Supponendo che scopritore del nuovo mondo fosse Vespucci, nella nuova mappa, che fu pubblicata a Saint Dié il 25 aprile 1507, Waldseemüller chiamò il nuovo continente ‘America’.
La Universalis Cosmographia attirò molta attenzione e, con grande dispiacere di Waldseemüller, fu presto copiata da altri cartografi.
Il cartografo realizzò numerose altre mappe, tra cui la nuova edizione di Tolomeo nel 1511 e una nuova carta nautica, la ‘Carta Marina’ del 1516, ma non usò mai più il nome ‘America’, sostituendolo con 'Terra Nova' ‘Brasile’ o ‘Parrot Land’.
Martin Waldseemüller firmò molte delle sue opere con il pseudonimo ‘Ilacomilus’, nome greco. Pur essendo il suo nome presto dimenticato, fu Alexander von Humboldt a identificare Ilacomilus come Martin Waldseemüller.
Martin Waldseemüller morì il 16 marzo 1520, a Saint Dié.
Per approfondire e saperne di più consulta il sito "Una terra oltre le stelle. Amerigo Vespucci e il planisfero di Martin Waldseemüller", mostra virtuale del Museo Galileo di Firenze al seguente link.